Quello che molti non sanno è che a volte per organizzare un concerto occorre partire con molti mesi di anticipo, specie se non ci sono gli spartiti. Già, perché può capitare che si scelgano musiche che sono “nate” per orchestra, ma coloro che dovranno esibirsi, nel nostro caso il Duo Romantico, suonano soltanto due strumenti. E’ necessario, quindi, che il maestro, in questo caso Giovanni Selvaggi, abbia a disposizione il tempo necessario sia per adattare gli spartiti sia per provare più volte i brani con il collega, il maestro Giorgio Secchi.
Il 16 ottobre è andato in scena il secondo concerto del Duo Romantico, questa volta presso il Teatro Cantoregi di Carignano e, visto che il 6 luglio corrente anno il grande maestro Ennio Morricone era scomparso, ci è sembrato naturale dedicarlo interamente al compianto compositore.
Mentre ci si occupava come sempre degli aspetti burocratici, organizzativi e promozionali, Giorgio e Giovanni cominciavano a “costruire” il concerto, con ore ed ore di prove per trovare quella perfezione di esecuzione che aveva fatto scrivere al maestro Giovanni Selvaggi a gennaio, “..Immaginavo una cosa perfetta. un’elettricità positiva nell’aria che quasi l’arpa suonava da sola e proponeva tavolozze di colori sonori”. Foto 2
Un pubblico attento e partecipe si è lasciato trasportare dagli accordi dell’arpa e dalle melodie del flauto che si diffondevano nel teatro; mentre gli sguardi si spostavano lentamente tra lo schermo su cui scivolavano le immagini ed i due meravigliosi interpreti.
Non ci sono parole sufficienti per descrivere le emozioni provate nell’ascoltare alcuni dei grandi capolavori di Ennio Morricone: “Per un pugno di dollari”, “Il buono, il brutto, il cattivo“,
“La leggenda del pianista sull’oceano”, “Giù la testa”, “Le Professionel”, “Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, C’era una volta in America”, “C’era una volta il West“
e ancora “Nuovo cinema Paradiso”, “La Piovra”, “The Mission” ed altri ancora.
Scroscianti applausi al termine di ogni esibizione ed alla fine del concerto non potevano mancare i bis:
E poi è calato il sipario, e non sappiamo ancora quando e come potremo riprendere la nostra programmazione. Ma il nostro progetto è troppo importante e non possiamo stare fermi. Qualcosa abbiamo in mente: vedremo come riuscire a realizzarlo. Le idee ci sono, la voglia non manca, le persone che collaborano con noi non ci hanno abbandonato; dobbiamo solo avere un pochino di pazienza e qualcosa di buono riusciremo a fare, almeno ci proviamo.
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